ENG – In July of 2018 I embarked in a new UW photo adventure, this time the destination was Albania and specifically two WWII Italian shipwrecks laying at the bottom of two different spots in Albanian waters: the Probitas and the hospital ship Po. Their stories are quite different but they shared the same tragic destiny and I spent several months of researching and reading about them in the past year.
Probitas
Behind the ship Probitas there is a dramatic piece of the Italian contemporary history unknown to mostly, the annihilation of the Infantry Division Perugia during World War II. Following the Italian surrender on 8 September 1943 several thousand man of the Division on operations in Albania are left to their destiny by the surrendering government headed by Badoglio back to Italy. A good number of them marched from to Porto Edda today Sarande with the hope to be evacuated. The Probitas one of the last ships available but failed to accomplish her mission that day of 24 September 1944; some four different attacks of German Junkers 87 sent her at the bottom of the sea in the port of Sarande, Porto Edda those days.
DEU – Im Juli dieses Jahres startete ich ein neues UW-Fotoabenteuer, diesmal war das Ziel Albanien und zwar zwei italienische Schiffswracks aus dem Zweiten Weltkrieg, die auf dem Grund von zwei verschiedenen Stellen in albanischen Gewässern lagen: der Probitas und dem Krankenhausschiff Po. Ihre Geschichten sind ganz unterschiedlich, aber sie teilten das gleiche tragische Schicksal und ich verbrachte im vergangenen Jahr mehrere Monate damit, über sie zu recherchieren und zu lesen.
Probitas
Hinter dem Schiff Probitas verbirgt sich ein dramatisches Stück italienischer Zeitgeschichte, das den meisten unbekannt ist, die Vernichtung der Infanteriedivision Perugia im Zweiten Weltkrieg.
Nach der Kapitulation Italiens am 8. September 1943 werden mehrere tausend Mann der Division für Operationen in Albanien von der kapitulierenden Regierung unter der Leitung von Badoglio nach Italien zurückgelassen.
Viele von ihnen marschierten heute von Porto Edda nach Sarande mit der Hoffnung, evakuiert zu werden. Die Probitas, eines der letzten verfügbaren Schiffe, konnte ihre Mission an diesem Tag, dem 24. September 1944, nicht erfüllen; etwa vier verschiedene Angriffe von deutschen Junkern 87 schickten sie damals auf den Meeresgrund im Hafen von Sarande, Porto Edda. Dieses Ereignis war das Schicksal vieler unglücklicher Männer, die nicht mehr nach Hause zurückkehren konnten. Insbesondere wurden alle 120 Offiziere der Perugia-Division, einschließlich ihres Generals Ernesto Chiminello, der die Deutschen nach einigen Tagen verhaftete, nur wenige Kilometer vom Standort der Probitas entfernt, summarisch hingerichtet. i
ITA – Nel luglio di quest’anno mi sono imbarcato in una nuova avventura fotografica UW, questa volta la destinazione era l’Albania e in particolare due relitti italiani della seconda guerra mondiale che giacevano in due diversi punti sul fondo delle acque albanesi: la Probitas e la nave ospedale Po. Le loro storie sono molto diverse, ma condividono lo stesso tragico destino e ho trascorso diversi mesi di ricerche e letture su di loro nell’ultimo anno.
Probitas
Dietro la nave Probitas c’è un pezzo drammatico della storia contemporanea italiana sconosciuta ai più, l’annientamento della Divisione di Fanteria Perugia durante la seconda guerra mondiale.
In seguito alla resa italiana dell’8 settembre 1943, diverse migliaia di uomini della Divisione di stanza in Albania sono lasciati al loro destino dal governo italiano guidato da Badoglio.
La Probitas fu una delle poche e ultime navi inviate in Albania in quei concitati giorni dopo la resa, per un tentativo di recupero dei nostri valorosi soldati italiani, ma non riuscì a ultimare la sua missione, quel giorno del 24 settembre 1944 quattro diversi attacchi di tedeschi Junkers 87 la mandarono in fondo al mare nel porto di Sarande, all´epoca Porto Edda. Un buon numero degli uomini della Perugia tentò allora una disperata marcia verso Porto Palermo un altro punto di possibile attracco di altre navi che non arrivarono mai. Questo avvenimento segnò il destino di molti di questi giovani sfortunati che non poterono più fare ritorno a casa. In particolare, tutti i 120 ufficiali della divisione Perugia incluso il suo gen. Ernesto Chiminello che arresisi dopo alcuni giorni ai tedeschi furono giustiziati sommariamente e gattati con zavorre in mare proprio a qualche chilometro di distanza da dove si trova la Probitas.
Vlore – The hospitalship Po
The Po was originally a luxury passenger ship called Vienna, 135 m long with a tonnage of 7.289 t. she was launched in 1911 and served as a military hospital in 1916 and 1935-1937, 1940-1941.
On the night of March 14, 1941, she was at anchor in the bay of
Vlore darkened and was waiting to load many wounded the next day. It was
sighted and sunk just before midnight by an English torpedo plane
Swordfish with a 730 kg torpedo, she went down in about 10 minutes
On board were 240 people among them doctors, auxiliaries and sailors, only 24 were miraculously killed. Among them were some red cross nurses. A “special” nurse was also on board as a volunteer, her name was Edda Ciano Mussolini, and she was among the rescued.
Vlore – Das Krankenhausschiff Po
Der Po war ursprünglich ein luxuriöses Passagierdampfschiff namens Wien, 135 m lang und mit einer Tonnage von 7.289 Tonnen. Es wurde 1911 in Betrieb genommen und diente 1916 und 1935-1937, 1940-1941 als Militärkrankenhaus.
In der Nacht des 14. März 1941 war es in der Bucht von Vlore verdeckt und wartete darauf, viele Verwundete am nächsten Tag aufzunehmen. Es wurde kurz vor Mitternacht von einem englischen Torpedoflugzeug gesichtet und versenkt. Schwertfisch mit einem 730 kg schweren Torpedo sank in 10 Minuten.
An Bord befanden sich 240 Personen aus dem Sanitäterspersonal, Hilfskräfte und Matrosen, es gab wie durch ein Wunder nur 24 Opfer. Unter ihnen befand sich auch eine Schwester vom Roten Kreuz. Eine spezielle Schwester namens Edda Ciano Mussolini wurde als Freiwillige an Bord gerettet.
Vlore – La nave ospedale Po
La Po era originarimente un piroscafo passeggeri di lusso chiamato Vienna, lunga 135 m con una stazza di 7.289 t. Fu varata nel 1911 e servì da ospedale militare nel 1916 e 1935-1937, 1940-1941.
La notte del 14 marzo 1941 era in rada nella baia di Vlore oscurata in attesa di caricare molti feriti il giorno successivo. Fu avvistata e affondata poco prima di mezzanotte da un aereo silurante inglese Swordfish con un siluro da 730 Kg, affondò in 10 minuti.
A bordo vi errano 240 addetti medici, ausiliari e marinai, furono miracolosamente solo 24 le vittime. Tra loro alcune infermiere crocerossine. Si salvò una crocerossina speciale di nome Edda Ciano Mussolini a bordo anche lei come volontaria.
Alcune curiosità dell´epoca relative alla nave ospedale Po. Un poster della società di navigazione Lloyd Triestino proprietaria della nave Pò. Prima di divenire una nave ospedale militare la Pop era un lussuoso piroscafo che trasportava facoltosi italiani in viaggi di piacere e d’affari sulle rotte del Medio Oriente e dell´Africa. Cartoline del Piroscafo Vienna in navigazione e di una delle cabine di prima classe, le stesse che durante la guerra divennero, camere d´ospedale, sale operatorie, laboratori di analisi ecc. Foto d´epoca della Po che ritrae una famiglia in navigazione, i menu di bordo dell´epoca.
Einige Kuriositäten der Zeit bezogen sich auf das Krankenhausschiff Po. Ein Poster der Reederei Lloyd Triestino, Besitzer des Schiffes Po. Bevor die Po ein militärisches Krankenhausschiff wurde, war sie ein luxuriöses Kreuzfahrtschiff, der wohlhabende Italiener auf Freizeit- und Geschäftsreisen auf den Routen des Nahen Ostens und Afrikas beförderte. Postkarten des Wiener Schiffes auf dem Weg und einer der erstklassigen Kabinen, wie sie während des Krieges entstanden sind, Krankenhausräume, Operationssäle, Analyselabore, etc…. Historisches Bild des Po mit einer Familienfahrt, den Menüs an Bord der damaligen Zeit.
Un ritaglio pubblicitario di giornale d´epoca illustra le rotte del Lloyd Triestino di cui la Vienna faceva parte.
Eine aus einer historischen Zeitung geschnittene Anzeige veranschaulicht die Routen des Lloyd Triestino, zu dem Wien gehörte.
La pubblicazione della Croce Rossa Italiana del 1941 interamente dedicata alla commemorazione delle tre Sorelle perite durante l’affondamento della Po. Edda Ciano Mussolini si salvò grazie ad una di loro e volle a tutti i costi che i corpi delle tre sorelle fossero recuperati dal relitto. Dovette arrivare un palombaro specializzato appositamente da Taranto, impiegò diversi giorni per localizzarle e recuperarle. Per loro ci furono funerali di stato. Una quarta sorella ferita morì per complicazioni da setticemia. Successivamente tutte le altre vittime furono recuperate.
Die Veröffentlichung des Italienischen Roten Kreuzes von 1941 widmet sich ganz dem Gedenken an die drei Schwestern, die beim Untergang des Po starben. Edda Ciano Mussolini wurde dank eines von ihnen gerettet und wollte um jeden Preis, dass die Leichen der drei Schwestern aus dem Wrack geborgen werden. Ein speziell ausgebildeter Taucher aus Tarent musste ankommen und es dauerte mehrere Tage, um sie zu finden und abzuholen. Für sie gab es staatliche Beerdigungen. Eine vierte verwundete Schwester starb an Komplikationen. Anschließend wurden alle anderen Opfer geborgen.
Hinweis: Die Informationen und historischen Details, die ich in einem bestimmten Zeitraum gesammelt habe, sind öffentlich zugänglich. Alle hier gezeigten Fotos mit Ausnahme des Fotos, das sich auf den Ansaldo San Giorgio I bezieht, sind urheberrechtlich geschützt.
Nota: le informazioni e i dati storici che ho raccolto in un certo periodo di tempo sono di publico dominio e disponibili per la divulgazione. Tutte le foto qui riportate, ad eccezione di quella relativa all’Ansaldo San Giorgio I, sono protette da copyright.